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Videolezioni
21 Dicembre 2010
9:32
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Giuseppe Tarascio
Amministratore
Forum Posts: 1932
Member Since:
30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

Whiteknight ha scritto:

Quindi, secondo il mio parere, inizialmente niente repertori posizionali, niente colle o slave, io penso che sarebbe opportuno farsi le ossa, ma di brutto, su posizioni taglientissime, vedi gambetti di re, gambetti Evans, gambetti danesi, insomma occorre secondo me giocare varianti molto taglienti e analizzare le partite romantiche per apprendere una certa dimestichezza con la fase tattica.

 

Ebbene forse sarebbero interessanti,secondo il mio parereo una serie di raccolta commentata di partite molto taglienti in stile romantico, o una serie di video lezioni su un repertorio aggressivo, per esempio la linea più aggressiva di ogni variante contro e4:

 

–  contro e5 gambetto di re;

– contro la Pirc attacco austriaco; ecc. ecc.


 

Odio fare sempre il “bastian contrario”, ma esprimo il mio parere, basandomi anche sulle mie esperienze col Gambetto di Re. Il concetto che voglio sottolineare è: non è il sistema d'apertura che rende la partita “tattica”, ma è lo stile di gioco del singolo giocatore. Per spiegarmi, utilizzo proprio il Gambetto di Re.

Nel 17^-19^ secolo (periodo romantico degli scacchi) si pensava che l'unico modo per vincere una partita fosse l'attacco al Re, con ogni mezzo. Ecco perchè il Gambetto di Re divenne l'apertura più popolare al mondo, essendo piena di idee e motivi tattici. Ma nel 19^ secolo, le opinioni sulla praticabilità di questa apertura si divisero. Da un lato, giocatori come il Dr. Siegbert Tarrasch la consideravano un'apertura sbagliata, dall'altro gente del calibro di Spielmann o Tartakover la amavano. Nel 20^ secolo divenne meno popolare, ma era ancora giocata ad alto livello da molti grandi maestri, tra cui Bronstein, Keres, Spassky e Fischer. Al giorno d'oggi, per via dello sviluppo del computer, questa apertura è tornata oggetto delle attenzioni degli analisti, che stanno cercando nuove idee e varianti. Ma guardiamole, queste varianti, per non rimanere nel vago o nella leggenda…Sorridente
Dopo 1.e4 e5 2.f4, il Nero ha tre possibilità principali:
    a) 2…exf4 (Gambetto di Re accettato);
    b) 2…Ac5 (Gambetto di Re rifiutato);
    c) 2…d5   (Contro-gambetto Falkbeer).

Soffermiamoci sul gambetto accettato, che, almeno a prima vista, sembrerebbe l'ideale per quella fantastica palestra di tatticismi prospettata da Whiteknight !

Dopo 1.e4 e5; 2.f4 exf4; 3.Cf3. il Nero ha ora a disposizione varie scelte: 3…g5; 3…d6; 3…d5; 3…Ae7; 3…Ce7. La  prima (e principale) linea è 3…g5. Sfrondate le analisi da varianti secondarie, vi faccio vedere la main line (questa che segue è una mia partita su Gameknot):

Vi sembra una posizione tattica? A me non pare! Il fatto è che, ai tempi moderni, nessuno gioca urlando “BANZAI”, ma tutti i Maestri sanno come difendersi, e quindi non accettano il materiale offerto nei Gambetti senza una adeguata preparazione teorica. Non siamo più nell'800.

Per giocare partite taglienti, basta giocare sistemi complessi, ricchi di idee e piani di mediogioco. I Gambetti andrebbero invece giocati solo dai giocatori più esperti, dopo aver acquisito tecniche difensive raffinate , come la profilassi ecc.ecc.

 

Playchess: Tarascio_Giusepp
21 Dicembre 2010
2:53
Luciano
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Forum Posts: 111
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23 Febbraio 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

Io gioco volentieri il Colle e, quando incontro giocatori ´sprovveduti´ mi diverto a far saltare come birilli i pedoni dell´arrocco N con sacrifici di tutti i tipi…

Ma quando trovo un avversario preparato mi va giá bene se entro in un finale con la maggioranza pedonale sul lato di Donna e se mi risparmi il PID…

Insomma credo anch´io che in generale il carattere alla partita venga dato molto piú dallo stile e dal divario di livello dei giocatorio che dall´apertura scelta.

Un´altra questione di cui sono convinto, anche per motivi professionali (mi interesso di didattica), é che bisogna affrontare contenuti e abilitá in forme semplici e sistematiche, se si vuole progredire in fretta.  In altre parole, se si vuole miglioare la visione tattica é probabilmente piú utile risolvere 100 problemi ben selezionati e commentati che giocare 100 partite di gambetto…

21 Dicembre 2010
4:59
Whiteknight
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Forum Posts: 6
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16 Aprile 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

Vabbè Giuseppe forse mi hai convinto 🙂

 

In effetti più che crearsi un repertorio ad hoc per allenarsi tatticamente, è meglio rivisitare le grandi partite dei romantici per carpirne le ideologie che poi potremo applicare in varie situazioni di mediogioco indipendentemente forse dall'apertura scelta, perché come dici tu in ogni sistema ci sono linee più tagliente e linee meno taglienti ma spesso non siamo noi a decidere in quale addentrarci, perché a scacchi si gioca in 2 non in 1 e quindi il nostro avversario potrà di certo eivtare terreni troppo tattici se lo vuole…

21 Dicembre 2010
6:01
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Giuseppe Tarascio
Amministratore
Forum Posts: 1932
Member Since:
30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

Mi sono ricordato di un episodio particolare, osservato parecchi anni fa. Si
tratta di una apertura che ha fama di essere molto tranquilla, ma sia il Nero
(un Maestro Internazionale) che il Bianco, volevano vincere. Osserva:

Ora mi sarei aspettato una ritirata col cavallo (ad esempio, 16.Ce3), ma il
Bianco giocò l'inaspettato sacrificio di cavallo con 16.Dxf7 e poi vinse.

Leggi i commenti:

1) il Nero, nel dopo partita, a cui assistetti: “Sei un c..o
rotto” (perciò ho censurato i nomi dei giocatori!   )

2) Sull'Italia Scacchistica, lessi il commento del M.I. Tatai :”Un
sacrificio sbagliato, a gioco corretto”.

3) Sull'Espresso, su cui curava una rubrica settimanale, così invece il M.I.
Giorgio Porreca: “un coraggioso sacrificio”.

Tre Maestri Internazionali, tre pareri diversi! E sembrava un'apertura
tranquilla!

Ma l'episodio mi è rimasto impresso per l'arroganza (a mio parere!) del
Bianco, che nel dopopartita affermò: “Avevo calcolato che sarei,
quantomeno, rimasto con tre pedoni per un pezzo. e col Re nero allo
scoperto”. In effetti, alla mossa n.27 il Bianco aveva quel compenso, per
il pezzo. E dette matto intorno alla quarantesima mossa.

Ora, mi chiedo: ma come diavolo si fa ad essere così strafottenti? Si può
calcolare varianti così lunghe? (vi sono stati dei posts sull'argomento, di
recente, in questo Forum) Ed infine, se il Bianco voleva vincere a tutti i
costi, perchè non ha scelto un'apertura come il Gambetto di Re o qualcun'altra
tra le proposte di Whiteknight? bah

 

Playchess: Tarascio_Giusepp
21 Dicembre 2010
8:09
Whiteknight
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Forum Posts: 6
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16 Aprile 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

Questo fa capire come siano complessi gli scacchi e come sia difficile il calcolo delle varianti anche per fortissimi giocatori: non siamo computer…Gli scacchi sono un moscerino può bere e l'elefante fare il bagno, è verissimo 🙂

22 Dicembre 2010
1:51
Barese92
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Forum Posts: 4
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24 Febbraio 2010
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Chissa perchè ma mi sembra di aver già visto questa partita, e conosco anche “quell'arrogante” del Bianco! Occhiolino

22 Dicembre 2010
2:46
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Giuseppe Tarascio
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Forum Posts: 1932
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30 Novembre -0001
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Beh, probabile, Barese92. D'altra parte, gli scacchisti italiani spesso sono personaggi poco raccomandabili! Sorridente

Ma, a dir la verità, quello che mi interessava far vedere a Whiteknight ed a Gallarov (quest'ultimo aveva posto un interessante quesito sul calcolo delle varianti lunghe) il frammento successivo della partita, e cioè dal sacrificio in poi, proprio per vedere se quel buffone del Bianco aveva ragione, dicendo che avrebbe recuperato tre pedoni per un pezzo:

Ora, la domanda che mi pongo è: ma veramente il Bianco aveva “visto” questo, al momento del sacrificio? E, prendendo per buone le sue parole, quale allenamento aveva fatto? quanti libri di aperture aveva letto? ecc.ecc.

Difatti, sono proprio queste le domande che gli posi, ma tuttora non sono convinto delle sue risposte! Indeciso

 

Playchess: Tarascio_Giusepp
13 Gennaio 2011
9:51
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Forum Posts: 5
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7 Gennaio 2011
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Giuseppe perchè non fai una videolezione sul centro statico? ovvero quel centro con l'assenza dei pedoni “d” con solo i pedoni e4 ed e5 che possono scaturire da varie aperture come ad esempio

 

d4 d6 c4 e5 dxe5 dxe5 Dxd8 Rd8      Dove il nero possiamo dire che sta quasi meglio…

 

oppure sulla difesa philidor!  😀

14 Gennaio 2011
3:40
Gallarov
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5 Novembre 2010
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Visto che Giuseppe mi ha citato vorrei dire la mia scarna opinione da NC….Il sacrificio (se così si può chiamare….ma temo che Andersen e Morphy si girerebbero nella tomba….) avviene alla 15a e i tre pedoni per un pezzo arrivano alla 27a. Mi pare un po' troppo sostenere che era tutto previsto. Anche perchè la posizione dopo la presa del pedone in f7 non mi sembra tale da presentare così poche varianti alternative (il che moltiplica a dismisura il calcolo). Quello che avviene dopo la 19a mossa (ovvero dopo l'aver sventato il matto il h7) è a mio parere cruciale per capire come sarebbe potuta evolvere la partita. Il nero pensa a scacciare la Donna dalla colonna h ma in realtà dovrebbe risolvere alcuni problemi della sua posizione:

– una torre passiva in a8

– due pedoni isolati e doppiati poco o per nulla protetti

– l'alfiere c1 reso “cattivo” da una torre in posizione infelice e facilmente attaccabile e comunque ancora non sviluppato

Tra parentesi alla fatidica 27a a chiusura della stupenda (sic!) combinazione la torre nera in a8 è ancora lì dormiente. Non vi saprei dire la continuazione migliore ma a mio parere cercare di attaccare e/o cambiare le donne ha fatto perdere tempo determinante, l'alfiere nero campochiaro ha fatto una particina da quart'ordine invece che da protagonista e per più di metà partita un pezzo pesante non è esistito. 

Però per buttarmi nell'agone della discussione vorrei provare a proporre una soluzione diversa. Se alla 19a il Nero avesse giocato Tf6? Invece che a pensare alla Donna Bianca (che minaccia di prendere il pedone d5) apre la diagonale all'alfiere c1, protegge d5 con la Donna Nera e attacca il pedone f4 (per ora solo con la torre ma spostando successivamente il Re anche con l'Ah6 non più inchiodato). A quel punto mi farebbe paura solo l'alzata del pedone g con minaccia di una clamorosa forchetta di alfiere (inchiodato) e torre. Ma visto che potrei, non ci penserei due volte a restituire il vantaggio prendendo in g4, pareggiando il conto dei pedoni, togliendo la donna dalla colonna h e minacciando previa De8 una bella infilata di donna e Re (Tg6). Il Re bianco si ritrova con l'arrocco devastato e il pedone f4 sotto doppio attacco, la minaccia di una infilata, la minaccia di uno scacco di torre e infine, la torre a8 pronta all'azione. Sono stato troppo ottimista?

 

14 Gennaio 2011
4:05
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Giuseppe Tarascio
Amministratore
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30 Novembre -0001
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Sono d'accordo con te, sul fatto che Morphy and company si sono rivoltati nella tomba!

Ma ti dirò di più. La presunta giustificazione del Bianco (“tre pedoni per uin pezzo”) è crollata subito, in quanto il Nero ha giocato 27…Axf4! Ed ora sono solo 2 pedoni, per il pezzo…! Inoltre, l'Af4 mi sembra molto minaccioso. Una volta giocata 28…g5, credo che il Bianco dovrebbe rimpiangere la sua arroganza.

Però qui avvenne un altro fatto strano: il Bianco giocò subito 28.? ed il Nero inziò a pensare per circa mezz'ora, in difficoltà. Ed entrò in zeitnot…

Insomma, è vero che il sacrificio era dubbio, ma mise il Nero sotto pressione! Indeciso

Playchess: Tarascio_Giusepp
17 Gennaio 2011
12:31
Gallarov
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5 Novembre 2010
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Ma cosa gioco’ alla 28esima il Bianco?

17 Gennaio 2011
12:44
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Giuseppe Tarascio
Amministratore
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30 Novembre -0001
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Gallarov ha scritto:

Ma cosa gioco' alla 28esima il Bianco?


 

Gallarov, ho scherzato abbastanza con te! Ma tra colleghi medici, me lo consentirai ehehe Risatona
Il buffone col Bianco ero io…

Ecco l'intera partita:

 

Playchess: Tarascio_Giusepp
17 Gennaio 2011
4:29
Whiteknight
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16 Aprile 2010
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Complimenti! 🙂

 

Ma quindi avevi visto tutto o era più un qualcosa di intuitivo che poggiava su conoscenze strategiche? Io penso quest'ultima! 🙂

 

Secondo me hai tirato in ballo un concetto fondamentale nel gioco tra umani: alcune mosse, anche se dubbie mettono molta pressione nell'avversario e lo inducono a sbagliare, gli esseri umani non sono fatti di silicio…

17 Gennaio 2011
5:05
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Giuseppe Tarascio
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30 Novembre -0001
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Visto tutto??? Scherzi??? Non avevo visto proprio un bel niente! Avevo calcolato solo 16.Dxf7 cxd5 17.Dg6 Rg8. La mossa …Dg8 l'avevo scartata subito. 

Un dilettante come me può fare calcoli lunghi solo in varianti semplici (non ramificate) e forzate. In situazioni del genere, ci si può affidare solo a considerazioni generali (Sicurezza del Re, e qui il Re nero non è al massimo; i pedoni doppiati d5-d6 sarebbero stati deboli, e dunque almeno uno cadeva, lasciando un compenso decente).

In realtà, la vera molla fu una considerazione molto comune: l'avversario era molto più forte di me e quindi avrei perso, se giocavo in modo “tranquillo”. Tra l'altro, il giorno dopo giocai con quello che allora era il secondo nella lista ELO: il GM Mariotti, che allora era molto forte (4^ all'ìInterzonale nel 78) eccecc (Ricordi il film:”Un tranquillo week-end di paura”? Risatona)

Playchess: Tarascio_Giusepp
17 Gennaio 2011
6:55
Whiteknight
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16 Aprile 2010
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Capisco. Questa estate un mio amico CM ha fatto praticamente lo stesso contro il campione italiano 2002, nel senso che ha sacrificato la donna per 3 pezzi leggeri e una posizione molto esposta del re avversario arrivando poi a  vincere il finale. Anche lui ricordo che disse di aver fatto il sacrificio posizionale proprio basandosi sulla cattiva posizione del re nemico, oltre al fatto che  guadagnava bel materiale.

 

Ne approfitto per porti un quesito, visto che hai di certo potuto toccare l'ambiente magistrale e giocare con scacchisti di livello indiscusso a livello nazionale(io contro Mariotti ci ho giocato solo in simultanea e ci ho pure perso :-)). Premettiamo che per giungere alle soglie della categoria magistrale occorre farsi un bagaglio tattico innanzitutto, allenare la visualizzazione, passare ai concetti strategici fondamentali di mediogioco, crearsi una solida base di tecnica dei finali e impostare un repertorio decente con varianti ragionate che portino a mediogiochi in cui si sa cosa fare davvero(oltre a questo di certo occorre giocare in tornei ufficiali e analizzare con persone competenti che ci aiutino a capire i nostri errori).

 

Ecco, ma poi? Cosa fa davvero la differenza tra un amestro e un GM? La capacità di calcolo? La tecnica dei finali, le aperture?

 

Posi questo quesito al GM Deep Sengupta e mi rispose:” When you are GM, openings MUST be very good”.

 

Disse quindi che il descriminante principale era che un GM aveva una conoscenza molto più estesa delle aperture, tu che ne pensi?

17 Gennaio 2011
7:18
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Giuseppe Tarascio
Amministratore
Forum Posts: 1932
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30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

La differenza tra un Maestro ed un GM è semplicemente…enorme. E' la stessa differenza che osserviamo in altri sport: tutti noi abbiamo giocato a pallone ed abbiamo tirato un calcio di punizione verso la rete avversaria, ma nessuno di noi ha fatto l'allenamento di Totti (ore ed ore passati a tirare pallonate contro sagome in legno, allenatore, massaggiatore, alimentazione, psicologo della squadra eccecc).

Secondo me, quindi, è un fatto di allenamento e studio. Ovviamente, vi sono anche basi naturali, ma più che di “talento” parlerei di aggressività, voglia di vincere ecc.ecc., tutti parametri che hanno più a vedere con la “personalità” che con la predisposizione naturale.

Potrei raccontarti vari aneddoti, a giustificazione di questa opinione (ovviamente, discutibile!): mi piace ricordare solo Lasker, che diceva che, in 6 mesi, avrebbe potuto far diventare Maestro un qualsiasi giocatore. Credo sia possibile anche oggi (forse 6 mesi sono pochini…), ma in generale chiunque abbia doti caratteriali adatte può migliorare profondamente (diamo il titolo di Maestro come target). Oltre questo punto, dipende moltissimo dal tempo a disposizione da dedicare allo studio e dalla “qualità” del tempo usato.

Da un punto di vista tecnico, invece, onestamente, (anche qui, opinione personale e quindi discutibile) non credo che vi sia un punto da prediligere tra apertura-mediogioco-finale. E' un mix esplosivo, e credo che un GM abbia sufficienti capacità per tutte le fasi della partita.

 

Playchess: Tarascio_Giusepp
28 Febbraio 2011
2:28
Massimo
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Forum Posts: 1
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14 Aprile 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

Ciao a tutti,

volevo chiedere, se fosse possibile, una videolezione (o più) sul calcolo, le tecniche e il flusso di pensiero relative.

Vi ringrazio e Buona Giornata

Massimo

 

(Grandissimi Complimenti, come sempre, per tutte le videolezioni)

26 Marzo 2011
9:15
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Giuseppe Tarascio
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Forum Posts: 1932
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30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

Massimo ha scritto:

volevo chiedere, se fosse possibile, una videolezione (o più) sul calcolo, le tecniche e il flusso di pensiero relative.

Massimo


 

Ho riflettuto a lungo sulla risposta da dare, perchè volevo cercare una
soluzione compatibile con gli obiettivi del sito, ossia con i miei ! Risatona

Quasi ad ogni mossa, il giocatore deve trovare e calcolare le mosse

e le loro conseguenze per ottenere posizioni migliori (raggiungere i suoi
obiettivi strategici). Ma non sempre deve calcolare in profondità, usando la
“forza bruta” (come un computer).

Ringraziando il cielo, esistono dei metodi che ci aiutano e vari istruttori
li hanno descritti. Oltre a Dorfman, che si basa sul concetto di Cambio e sul
“Momento critico”, uno dei consigli più pratici che conosca è quello
espresso dal GM Makagonov (uno dei primi allenatori di
Kasparov) che affermava:” in posizioni equilibrate, quando
nessuna delle due parti dispone di un attacco diretto o di un piano concreto, è
necessario o riposizionare il pezzo peggio collocato portandolo nella sua casa
migliore oppure cambiarlo”. Questo significa “MIGLIORARE IL PEZZO PEGGIORE”.

Allora, a
partire dal video esercizio 27, pubblicherò una serie di esercizi posizionali in
cui la scelta della mossa non è fatta “calcolando”, ma rispettando questo
Principio.

 Concentrandosi sul pezzo peggio piazzato
scopriremo che l'attivazione di questo pezzo è spesso il modo più sicuro per
migliorare tutta la posizione!

Playchess: Tarascio_Giusepp
10 Giugno 2011
5:48
Luciano
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23 Febbraio 2010
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Intervengo velocemente solo per chiedere se é possibile inserire nei menu a tendina delle videolezioni (e perché no, dei videoesercizi) un titolo che ne riassuma i contenuti: ormai il materiale é tanto e diventa difficile  ´ripescare´ qualcosa al primo colpo…

10 Giugno 2011
6:01
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Giuseppe Tarascio
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30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

Nella pagina in cima alle videolezioni ho inserito dei link, per facilitare la navigazione (ad esempio http://www.istruttorescacchi.i…..olezioni-2 oppure http://www.istruttorescacchi.i…..ioni-21-40 )

Il vero guaio è che il sito “mi va stretto”, ed infatti negli ultimi giorni ho fatto dei tentativi per semplificarne la navigazione (mappa del sito). Ho fortissima la tentazione, come a settembre 2010, di buttare tutto all'aria (in quella occasione eliminai i pdf).

Playchess: Tarascio_Giusepp
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