Videolezione 57
TECNICA DI GIOCO
Quante volte avete letto, sui commenti di una partita, “ed il resto è solo una questione di tecnica”.
Ma, cos’è la tecnica? Secondo il Campione del Mondo Tigran Petrosian, nel capitolo 15 de “Ajedrez en la cumbre” (1989), non è qualcosa di meccanico, come la definizione classica lascia intendere:”Tecnica è il controllo della battaglia in posizioni tipiche ed in particolare è l’abilità di trarre profitto di un vantaggio acquisito con i mezzi più rapidi (le vie più corte). Ha più o meno un carattere meccanico. Perciò la tecnica si manifesta soprattutto in finale, dove più spesso si incontrano posizioni tipiche”.
Tigran ci fa vedere una sua partita contro Bannik, in cui mostra come la tecnica sia un fatto creativo e non solo meccanico: non basta la pattern recognition! Occorre anche saper “vincere le partite vinte”. E ci svela anche il suo metodo, da lui definito “alla Capablanca“.
Clicca qui se vuoi salvare il video: Tecnica di gioco secondo Petrosian (1414)
Anch’io sono da sempre affascinato dalla lucidità con cui fuoriclasse come il grande Tigran trasformano il vantaggio in questo tipo di posizioni. Vorrei fare una precisazione per conoscere il suo parere Maestro: non è che il piano standard e cioè quello di puntare decisamente ad un finale di cavallo contro alfiere cattivo fosse sbagliato ma semplicemente il piano b è più forte e cioè la mossa 18)Ac5! funziona concretamente anche tatticamente poichè dopo i cambi il nero non può giocare ad es. Td8?? per via di Ce6+ seguita da Txd8 matto. Quindi la passiva Te8 aumenta chiaramente il vantaggio del bianco poichè la coordinazione di cavallo e torre getta lo scompiglio nelle fila del nero: successivamente mossa dopo mossa il bianco concretizza ulteriormente il vantaggio. La tecnica allora dal mio punto di vista diventa la capacità mossa dopo mossa di migliorare la posizione dei propri pezzi basandosi 1 su una specie di controllo antisvista 2 tenendo presente che l’avversario può rientrare in gioco immediatamente a seguito di una nostra inesattezza in questo tipo di posizioni (parlo per amara esperienza personale), questo è il mio concetto di tecnica valido per i giocatori non GM.
Un’ultima osservazione a favore del piano b adottato da Petrosjan è che secondo me l’A camposcuro non si può definire ancora tecnicamente cattivo perchè 4 pedoni su 7 (quello in a7 può andare in a6 )possono collocarsi su casa chiara e l’alfiere postrebbe diventare finalmente un pezzo in futuro e mi voglio illudere che anche il buon Tigran abbia tenuto presente questa circostanza.
Complimenti per l’ottima lezione queste sono quelle che preferico.
Concordo su tutto. Il legame tattica-strategia è inscindibile.
Unica precisazione: anch’io preferisco questo genere di argomento. Purtroppo, sono invaso da mail con richieste “sulle aperture”, argomento stupido e sterile (ALMENO per gli under 2000). Ed allora mi concedo solo ogni tanto delle “ORE D’ARIA pulita”
Questo video l’ho apprezzato . Da non classificato penso cmq che l’apertura e’ come il servizio nel tennis. Quello che conta se si vuole migliorare sono i piani e i pensieri in medio gioco. La tipica domanda e adesso cosa faccio. Ho migliorati i pezzi peggiori .il set up mi sembra ideale e tutti i pezzi svolgono una funzione. Ma qual’e la mossa migliore . Come la vinco la partita. Certo con un pezzo in piu ..Mase siamo pari ci vogliono questi video. Grazie maestro
Mi spiace deluderti (contraddirti), ma la questione non è così semplice.
ieri ho partecipato al CIS (Camp. Ital. Squadre). Dopo un paio d’ore stavo meglio, ma non sapevo cosa fare. La mia avversaria mi ha proposto patta. Io non so mai resistere, ma per spirito di squadra ho detto:”Un attimo. Fammi controllare gli altri”. Gli altri sono tre Candidati, molto bravi, di cui ho piena fiducia. Il 2^scacchiera era in finale, con 5 pedoni+Cavallo+Alfiere vs 6 pedoni+ Cavallo. Il 4^ scacchiera aveva anche lui un pezzo in più. Solo il terza scacchiera aveva “solo” un pedone in più, ma in finale di torri. Ok, al limite patta solo lui. Ed ho accettato la patta. Alle 21, nessuno mi aveva ancora avvisato della vittoria. Allora ho chiamato il 3^ scacchiera, che ha saputo solo ripetermi:”Una tragedia, una tragedia”. Allora io: “Ok, abbiamo vinto solo 2,5 a 1,5?” E lui:”Una tragedia, una tragedia”.
Ho dovuto leggere online l’esito: avevamo perso 0,5-3,5.
Morale: un pezzo in più non sempre basta.
un momento, Ac5 mossa fantastica, e3 e tante altre pure, però…guardate la posizione alla 35a, 37a e 39a mossa…PATTA per triplice ripetizione!
No. Solo duplice ripetizione (mossa 37 e 39: il Bianco ha Re4/Cf5 ed il Nero Re7, sotto scacco). Alla mossa 35 il Bianco ha sì Re4/Cf5, ma il Re nero è in e8. Peccato! Sarebbe stato uno scoop clamoroso ahahaha
un momento, sia sul libro di Petrosian che su chessgames la sequenza di mosse è 31.Cf5+ Re8 32.e3 Cc7 33.Td1 Ce6 34.Rd3 Tc7 35.Re4 Tc6 (dunque a questo punto abbiamo Cf5, Td1 e Re4 vs Re8, Ce6 e Tc6), 36.Cd6+ Re7 37.Cf5+ Re8 (di nuovo il cavallo bianco è in f5 e il re nero in e8) 38.Cd6+ Re7 39.Cf5+ Re8 (di nuovo per la terza volta Cf5 e Re8 con gli altri pezzi che non si sono mossi rispetto alla mossa 35 del nero), allora o non ho capito io la regola della triplice ripetizione o la sequenza di mosse realmente giocata è un’altra o Bannik era in zeitnot e non se n’è accorto
Questa è la versione che ho scaricato tramite Chessbase 10 (database online):
[Event “URS-ch25”]
[Site “Riga”]
[Date “1958.??.??”]
[Round “?”]
[White “Petrosian, Tigran V”]
[Black “Bannik, Anatoly”]
[Result “1-0”]
[ECO “A29”]
[PlyCount “121”]
[EventDate “1958.01.13”]
[EventType “tourn”]
[EventRounds “19”]
[EventCountry “URS”]
[Source “ChessBase”]
[SourceDate “1999.07.01”]
1. c4 e5 2. Nc3 Nc6 3. Nf3 Nf6 4. g3 d6 5. d4 g6 6. dxe5 Nxe5 7. Nxe5 dxe5 8.
Qxd8+ Kxd8 9. Bg5 Be7 10. O-O-O+ Nd7 11. h4 f6 12. Be3 c6 13. h5 g5 14. Bh3 Kc7
15. Ne4 Nb6 16. Bxc8 Raxc8 17. b3 Rcd8 18. Bc5 Rxd1+ 19. Rxd1 Bxc5 20. Nxc5 Re8
21. Ne4 Re6 22. g4 a5 23. Rd3 Nd7 24. Kc2 b6 25. Rf3 Kd8 26. a3 c5 27. Kc3 Ke7
28. Rd3 Rc6 29. Rd5 Nf8 30. Ng3 Ne6 31. Nf5+ Ke8 32. e3 Nc7 33. Rd1 Ne6 34. Kd3
Rc7 35. Ke4 Rc6 36. Nd6+ Ke7 37. Nf5+ Ke8 38. Nd6+ Ke7 39. Nf5+ Ke8 40. a4 Nd8
41. Nh6 Ne6 42. Ng8 Nf8 43. Rd2 Kf7 44. Nh6+ Ke8 45. Nf5 Ne6 46. Rd6 Rxd6 47.
Nxd6+ Kd7 48. Nb5 Ng7 49. h6 Ne8 50. Kd5 f5 51. Kxe5 fxg4 52. Nc3 Ke7 53. Ne4
Kf7 54. Kf5 g3 55. fxg3 g4 56. Ng5+ Kg8 57. Ke6 Nc7+ 58. Kd7 Na6 59. e4 Nb4 60.
e5 Nd3 61. e6 1-0
Io non vedo la terza ripetizione di mosse. (P.S. guarda anche la Torre nera)
c’è la triplice ripetizione di posizione (non di mosse) dopo le mosse 35, 37 e 39 sempre del nero con la torre nera che sta sempre in c6 dopo appunto la mossa 35 del nero, il regolamento ufficiale recita ”La partita può essere dichiarata patta se un’identica posizione sta per apparire o è apparsa sulla scacchiera almeno tre volte” dunque è patta
Ho fatto delle…indagini!
1) GM Eingorn – Decision Making At The Chessboard (Gambit,2003) pag.11 non nota la possibilità di patta;
2) M.I. Shereshevsky – Mastering the Endgame, Vol.2 – Closed Games(1992) pag.33 non nota la possibilità di patta;
3) G.M. Petrosian – Ajedrez en la cumbre non nota la possibilità di patta;
4) G.M. Romero-Creative Chess Strategy(2003) pag.11 non nota la possibilità di patta.
5) Su Chessgames, anonimo col nickname “stanleys” dice quello che tu hai tradotto:”You have the same position after black’s 35th, 37th and 39th move.Bannik could have declared the draw before playing 39…Ke8.Apparently they were both in time trouble”.
Traggo una conclusione personale:
a) Contrariamente a quanto ho scritto in precedenza, devo dire che probabilmente era patta;
b) perchè nessun commentatore ha dedicato importanza a tale evenienza? Innanzitutto, perchè questo non cambia di una virgola il giudizio sul valore didattico della partita; secondariamente, perchè i GM citati, essendo animali da torneo, sanno esattamente cosa significa chiedere la patta per ripetizione di posizione. Ecco l’ipotetica sequenza:
1) Pilnik, PRIMA di fare la mossa n.39, SENZA fermare il proprio orologio meccanico, CHIAMA a gran voce l’arbitro.
2) L’arbitro chiede il motivo. Pilnik dice: “Se ora faccio la mossa tal dei tali, la stessa posizione si ripete per tre volte.
3) Arbitro: “Quale mossa? Eseguila davanti a me”
4) Pilnik la esegue. L’arbitro sequestra i 2 formulari ed invita i 2 giocatori presso una seconda scacchiera, SEMPRE con l’orologio in moto di Pilnik.
5) Sulla seconda scacchiera, l’arbitro ricostruisce la partita a partire dalla prima mossa. Arrivati alla 35, Pilnik doveva dire”PRIMA VOLTA” o cosa simile. L’arbitro confronta le due scacchiere ed annuisce.
6) Si prosegue finchè l’arbitro non ha VISTO per tre volte la stessa posizione. Ovviamente, il tempo nel frattempo è scaduto, la bandierina è caduta, e se l’arbitro non si è convinto, assegna partita PERSA a Pilnik per il tempo!
Poichè la posizione non è tuttora chiara, mettiamoci nei panni di Pilnik…Oggi noi usiamo il monitor del pc, e in un secondo confrontiamo tutto…Altri tempi…
P.S. Pare che Cafferty in un suo libro abbia spiegato perchè non era patta, in base all’interpretazione di allora delle regole sull’argomento. Ma non ho il libro, quindi lo cito come semplice “pettegolezzo”
Salve Maestro,
Sono un nuovo iscritto, ma è già un po’ di tempo che sto seguendo le sue interessantissime e sempre divertenti video lezioni. I miei complimenti. Approfitto di questo video per rivolgerle una questione che mi dà sempre tanta amarezza e che forse lei nella sua ironia giudicherà inutile. Ma sono curioso della sua autorevole opinione.
Capablanca è sempre stato il mio giocatore preferito in assoluto. L’amarezza di cui parlavo è che Alekhine furbescamente non gli ha mai concesso il match di rivincita. Forse solo nel 1940-41 ci stava pensando. Ma Capa ormai era malato e di lì a poco è morto. La domanda è: secondo lei chi dei due era superiore? Ovviamente la mia risposta è Capablanca. In circa 30 anni di carriera contando anche il match il loro score è stato +9-7=33 a favore di Capablanca. Se non contiamo il match il loro score è stato +6-1=8 a favore di Capablanca. Quindi netta superiorità. Dopo il match si sono incontrati 2 volte con score +1-1=0. Quindi Alekhine non ha dimostrato di essere più forte. Il fatto secondo me è che Alekhine aveva una paura matta di Capa. Sapeva che era L’unico che potesse dargli seri problemi. Ringraziava San Gennaro di aver potuto strappargli il titolo miracolosamente e se lo teneva ben stretto. Dopo il match Capa è diventato attivissimo. Ha fatto un sacco di tornei quasi tutti primi posti eccetto qualche secondo posto, dimostrando così di essere l’unico a meritare la sfida. Ma Alekhine chi ha scelto? Bogoljubov? Perche? Perchè aveva vinto un torneo con Capa secondo. Si, ma questo cosa significa? Bogoljubov non era certo un Capa e non ha mai ottenuto risultati strepitosi come lui. Lo stesso Euwe non dava problemi anche se poi ha vinto di misura profittando delle sbornie di Alekhine. Perfino Euwe ha preferito dare la rivincita a Alekhine che affrontare Capablanca.
Insomma il match mancato secondo me è una pagina amara della storia degli scacchi.
Capablanca ha semplicemente preso ìl match alla leggera. Ed ha pagato. Ma la lezione la imparò. E la sua superiorità si sarebbe rivelata in un match di ritorno come 30 anni di carriera avevano dimostrato.
Un saluto.
Angelo
Ahimè, casca male! Io sono sempre stato un fan di Alekhine! 😆
Sono d’accordo fondamentalmente con angelo_juditfan.
Vorrei solo notare che a quel che ne so io il risultato finale dei loro incontri è in perfetta parita’ e non (+9,-7) come sostiene angelo. (sarei curioso di sapere la fonte di angelo).
Alekhine vinse il match perché si preparò meticolosamente sullo stile di capablanca (ne evidenziò alcuni difetti che per brevità non riporto) in alcuni articoli, frenando il proprio stile aggressivo (in molte partite dimostrò smisurata pazienza che a sua volta spazientì il cubano sorprendendolo visto il cambiamento di stile di gioco dell’avversario).
Capablanca dal canto suo non avendo mai perso fino ad allora contro il russo, non si preparò per nulla al match pensandolo come una mera formalità da sbrigare.
Alekhine in sostanza vinse SOLO GRAZIE AL MIGLIOR APPROCCIO AL MATCH soprattutto psicologicamente.
Dopo il telegramma di abbandono del cubano nell’ultima partita, il russo disse che gli avrebbe dato la rivincita, cosa che non fece mai SOLO perché sapeva che Capablanca essendo fondamentalmente più forte di lui (35 sconfitte del cubano in tutta la carriera tanto per dare un dato) si sarebbe preparato QUESTA VOLTA bene e non avrebbe avuto scampo, di conseguenza optò per avversari più morbidi come Bogoliubov o Euwe (che nonostante alekhine fosse mezzo ubriaco in quasi tutte le partite stava quasi riuscendo a non vincere il titolo nel 1935 dato che vinse per un margine ridottissimo).
Per avvalorare il parere di Angelo_juditfan vorrei citare il fatto che anche Fischer sostenne che Capablanca era uno scacchista migliore di Alekhine e secondo me ciò si evince chiaramente dallo studio delle loro partite.
Alekhine è più amato (come da Tarascio) solo perché la maggior parte degli scacchisti preferiscono i giocatori dallo stile aggressivo e spericolato rispetto ai giocatori che prediligono il gioco manovrato e strategico.
Grazie Lamorteoscura per la tua analisi molto precisa che hai saputo fare in poche parole riguardo a Capablanca ed Alekhine. Hai saputo dire molto bene quello che intendevo io. Confermo il +9-7 a favore di Capablanca e ti indico le partite:
Partite vinte da Capablanca:
1- Capablanca-Alekhine S.Pietroburgo 1913
2- Alekhine-Capablanca S.Pietroburgo 1913
3- Alekhine-Capablanca S.Pietroburgo 1914
4- Capablanca-Alekhine S.pietroburgo 1914
5- Alekhine-Capablanca New York 1927
6- Capablanca-Alekhine Buenos Aires 3^ del match
7- Capablanca-Alekhine Buenos Aires 7^ del match
8- Capablanca-Alekhine Buenos Aires 29^ del match
9- Capablanca-Alekhine Nottingham 1936
Partite vinte da Alekhine:
1- Capablanca-Alekhine Buenos Aires 1^ del match
2- Capablanca-Alekhine Buenos Aires 11^ del match
3- Alekhine-Capablanca Buenos Aires 12^ del match
4- Capablanca-Alekhine Buenos Aires 21^ del match
5- Alekhine-Capablanca Buenos Aires 32^ del match
6- Alekhine-Capablanca Buenos Aires 34^ del match
7- Alekhine-Capablanca Amsterdam AVRO 1938
Complimenti Angelo_juditfan, ho rivisto gli archivi che ho ed EFFETTIVAMENTE HAI PERFETTAMENTE RAGIONE, 9 a 7 per Capablanca…ero io a sapere ERRONEAMENTE che il bilancio era in parità nel totale dei loro incontri!
Complimenti davvero…col tuo ordine della lista mi è stato semplice e veloce controllare e verificare che il resto dei loro incontri furono patte.
Un ultima cosa: NESSUNO STORICO DEGLI SCACCHI evidenzia che Capablanca (prima dell’avvento del potere effettivo della FIDE) fu il SOLO Campione del mondo che non scelse lo sfidante secondo i propri criteri (vantaggiosi e molte volte scorretti moralmente) ma DEMOCRATICAMENTE disse (e mantenne la promessa) che il suo sfidane sarebbe stato il vincitore del torneo di New York 1927 e che qualora avrebbe vinto lui stesso (cosa che avvenne nettamente), il suo sfidante sarebbe stato il secondo classificato!
Una vera ingiustizia all’onestà da parte degli storici.
Saluti a tutti e a angelo_juditfan.
Ciao a tutti!
Anch’io sono nuovo di questo sito, ma gia’ non ne posso fare piu’ a meno 🙂
Anche a me l’asserzione “Il resto e’ questione di tecnica” suona spesso vuota!
E desidero condividere una riflessione mutuata (mutatis mutandis!) dalla mia esperienza musicale (sono un pianista classico).
Anche in ambito musicale, secondo me, non si ha ben chiaro il concetto di “tecnica”: lo si confonde con la “meccanica”.
Per esempio, consideriamo un “pattern” musicale come la “scala”: molti pianisti la usano come “riscaldamento”, ma consideriamo la scala nella musica del ‘700 (Mozart, Haydn, il primo Beethoven), dell’800 (Chopin, Liszt), del ‘900 (Debussy), etc: deve essere suonata in maniera differente, cioe’ occorre una tecnica diversa per ogni stile.
Considero i grandi campioni di scacchi come grandi musicisti; Capablanca che ridispone i pezzi secondo il suo formidabile senso posizionale, per me e’ come un musicista che dentro di se’ crea il suono adatto.
Ma non basta! L’abilita’ di Capablanca consiste nel raggiungere quella posizione tramite la sua tecnica, cosi’ come il musicista suona il suo strumento per ottenere quel determinato effetto.
Nella partita del video, il magistrale Petrosian coglie l’essenza della posizione e sfoggia tecnica (ora si’!) raffinata per vincere la partita.
Anche se altri giocatori individuano il piano giusto, possiamo dire con certezza che abbiano la tecnica necessaria per portarlo a termine?
Particolare impressione mi fece (e mi fa ancora), la partita di seguito
https://www.youtube.com/watch?v=nOynIujnFvk
Altro che “Il resto e’ questione di tecnica”!!! 🙂
Spero di non essere andato (troppo) O.T> 🙂
Complimenti per la partita scelta nicorm! è meravigliosa, trovo notevole la maniera con cui Kasparov giochi questa partita, oserei dire “à la Petrosian”, massima limitazione delle possibilità avversarie, senza fretta, fino alla paralisi.
E’ interessante sapere che l’allora allenatore di Kasparov, Nikitin, nel vedere eseguire la mossa d’attesa 19.Af1! abbia esclamato “Non ho più niente che io possa insegnare a questo ragazzo!”
Un mega ciao.
Cari amici del Forum, vi invito a ri(leggere) un mio precedente topic dal titolo “Un curioso sondaggio” del gennaio di quest’anno…
Ciao!!
pinkmoon, nel tuo sondaggio parlavi di una partita che è quella indicata da nicorm, 2 post più su: Kasparov-Petrosian Bugojno 1982.
commento della partita fantastico e brillante. Nonno Tarrash sarebbe orgoglioso di lei Maestro