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Quiz giornaliero

4. Re in mezzo

4. RE IN MEZZO ALLA SCACCHIERA
Maestro S. Branca

Un tipico tema strategico/tattico, visto attraverso la lente d’ingrandimento del giocatore preferito dal Maestro: Karpov,Anatoly (2710) – Sax,Gyula (2560) [B81] Linares, 1983.
Mi ha colpito la conclusione del video: “Quando vedo simili gioielli scacchistici, percepisco un senso di appartenenza con gli Scacchi”

Qui per salvare il video:


27 Commenti a “4. Re in mezzo”

  • gladio94 says:

    Che partita! grazie per i commenti ad un’opera d’arte del mio giocatore preferito. è una partita che avevo già visto nel libro “the chess greats of the world Karpov” preso da un maestro svizzero, Boschetti. Il libro era però privo di commenti, e, non essendo io in grado di calcolare, la partita è stata ben presto dimenticata fino a che non ho riconosciuto la posizione finale e ho immediatamente visto Te7. Vorrei approfittare della sua competenza, e di quella di Tarascio, per esprimere alcuni dubbi. Premetto che al momento non sono seguito da un allenatore per motivi economici e che non ho un allenamento sistematico per miei grossi deficit organizzativi. All’open di Omegna di agosto ho avuto modo di conoscere l’ex campione italiano e MI Mario Lanzani, che, dopo aver ascoltato e visto i miei deficit mi consigliò di studiare le partite di un giocatore modello (scelsi anatoly,ovviamente!) per apprendere un qualcosa di simile ad un repertorio, perlomeno delle linee guida, ed essere guidato nel resto della partita da un fortissimo giocatore con molte idee e un’abilità unica nel gestire i finali. Il problema è uno, non so COME analizzare una partita e spesso mi trovo semplicemente a guardare karpov per poi dimenticarlo presto.
    Avete consigli? In particolare lei Maestro branca che sull’allenamento non si è mai espresso (o perlomeno non l’ho letto), ma ovviamente i pareri del Maestro Tarascio, e dei suoi studenti, sono tutti altrettanto graditi. Grazie a tutti, buona giornata.
    XXX YYY (ELO FIDE 1573 dopo due tornei 3/5 open B -1800 omegna e 0/5 openB -1800 Lesa.)

  • Giuseppe Tarascio says:

    Due pensieri acidi, come mio solito.

    1) Se hai fatto zero su 5 al secondo torneo, sicuramente il tuo problema non è quello di avere un giocatore modello per “apprendere qualcosa di simile ad un repertorio” di aperture.

    2) Leggendo il topic “tornare a giocare dopo 25 anni…” sul Forum di questo sito, un Seconda Nazionale come te (tale “andrese”) si dichiarava pronto a giocare un torneo in questo mese senza allenamento, pur accettando l’idea di poter subire uno 0/7. Al che, un altro utente ha risposto che l’importante è divertirsi. Ecco ora il mio secondo pensiero acido: beato te! Facendo 0/5 ti sarai divertito tantissimo! Che orgasmo! Ed il tutto, assolutamente gratis! Difatti, date le tue condizioni economiche, non ti avranno fatto pagare la quota di iscrizione (di solito sui 20-30 euro)e la tessera agonistica FSI (altri 42 euro); sarai arrivato alla sede di gioco in autostop e ti sarai cibato di rifiuti, durante il torneo (i Maestri amano gozzovigliare e gettare residui alimentari alle Seconde nazionali).
    NO. La realtà non è che nessuno ti segue per “motivi economici”. La realtà è che eri/sei convinto di “potercela fare da solo” a studiare Scacchi. E’ vero, molti, moltissimi, ce la fanno. Ma non tutti. E se hai perso 142 punti ELO (centoquarantadue: lo scrivo a lettere perchè il numero fa paura) in una botta sola, la colpa non è “della crisi economica in Europa” o “della crisi medio-orientale in Palestina”. E’ colpa delle ore passate a giocare blitz online (non negare!! 😆 ).
    P.S. cancello il tuo nome e cognome dal tuo post. Ho apprezzato molto il tuo coraggio, comunque.

  • pinkmoon says:

    Assolutamente d’accordo con il Maestro!
    Se un giocatore dopo molti anni naviga a vista da solo nei meandri delle categorie nazionali senza nessuna o molto scarsa POSSIBILTTA’ DI MIGLIORAMENTO ed un altro STUDIA IN PROFONDITA’ oltre alle proprie partite materiale adatto al proprio LIVELLO DI GIOCO, il secondo ne avrà sicuramente più giovamento…
    Il materiale FREE contenuto in questo sito ti aiuterà a comprendere sicuramente di più su questo gioco.
    Non conosco il tuo attuale livello di gioco ma, come forse sai, il Maestro Tarascio consiglia alle prime nazionali (come me) di RICOMINCIARE DA ZERO (reset delle conoscenze scacchistiche) per iniziare un nuovo percorso con un CORRETTO FLUSSO DEL PENSIERO SCACCHISTICO con tutto quello che ne deriva.
    In bocca al lupo!

  • gladio94 says:

    il nome si poteva lasciare, tanto è trovabile lo stesso dalle info sui tornei. l’iscrizione era coofinanziata, ma il problema è altro. certo che non mi sono divertito, e uesto weekend farò un altro open che potrà avere lo stesso risultato, non sarà bello, ma almeno sto cercando di lavorare sui miei difetti.. la convinzione di riuscirci da solo non la ho assolutamente, tanto che ho chiesto a più allenatori varie info, lei (circa un anno fa), Lanzani, e un CM locale. al momento non è la spesa ulteriore che voglio fare, preferisco fare 3 tornei e immergermi in quel mondo speciale piuttosto che stare fermo un anno per studiare guidato da un allenatore. Cosa ho capito guardando con un MI le partite dei due tornei precedenti? in uno sono andato normalmente, cercando di fare il mio torneo onesto e ho battuto 3 giocatori attorno ai 1700 punti o poco sotto, seppur con errori da parte di entrambi. Al secondo torneo inevece vi era anche un problema da lui e altri giocatori che hanno osservato le partite definito “paura di vincere”, nel senso che purtroppo, e ho dovuto cercare di ammetterlo, giocavo passivo cercando solo di non perdere subito, peraltro senza riuscirci. Quindi come ede so benissimo che il problema non è l’apertura,ne ho guardate tante e giocate tutte male, il problema è che non so valutare la posizione ne fomare un piano, e spesso non mi accorgo nemmeno degli allinamenti elementari. A questo torneo vado senza la prearazione di un giocatore agonista, ma sicuro senza pormi domande del tipo che variante gioco, dato che non so nemmeno con cosa rispondere a 1e4 o d4. Questo torneo servirà per partire ad anaizzar le mie partite, poi si vedrà, in futuro non escludo di avere un allenatore, ma non in un futuro così immediato.

  • gladio94 says:

    P.S. per i punti sapevo che li avrei persi perchè dal primo torneo ero uscito 1730 FIDE, cosa assolutamente sopra al mio livello, che è quello di una terza nazionale..

  • Giuseppe Tarascio says:

    Dopo il “flusso di coscienza” di gladio94, esauriti (spero) i “casi umani” delle Seconde Nazionali, spero che i prossimi commenti siano più legati al video.
    Su Youtube è subito comparso un commento, a cui mi associo: Maestro Branca, faccia qualcosa per l’audio… 😆

  • pinkmoon says:

    Partita bellissima ben commentata.
    Se posso permettermi mi piacerebbe che accanto alla scacchiera in questi video ci fossero le mosse giocate fino a quel momento.
    Un sito gestito a “quattro mani” appare ancora più interessante e completo!

  • Giuseppe Tarascio says:

    Oggi è la mia giornata NO. 😆
    Se c’è una cosa che invidio a questi video, è proprio la capacità di realizzarli SENZA mostrare le mosse!! Io non ci riesco!!
    Non vado mai d’accordo con nessuno! 😆

  • leonardo79 says:

    Il Maestro Branca ha esordito con una videolezione su Karpov che giocava sulle case scure. Per la modesta esperienza che posso avere con lo studio delle partite di Karpov, ho comunque spesso avuto l’impressione che non consentisse assolutamente all’avversario di giocare.

    Altrove il Maestro Branca ha consigliato di approfondire lo studio delle partite di Fischer. Rivedendone alcune commentate da lui stesso, mi ha colpito particolarmente la Fischer-Najdorf, Olimpiadi Varna 1962, in cui Fischer analizza decine di complicate varianti (tattica!!!). Anche in quel caso… Re nero intrappolato al centro. E il Nero (un fortissimo GM!) che praticamente non riesce a giocare. Fischer non fa una sola osservazione sugli aspetti posizionali del suo gioco, ma (a meno che non mi sia sfuggito qualcosa) dal sesto tratto in poi gioca TUTTE mosse che o controllano le case chiare, o le occupano esercitando un’attività che paralizza il Nero.

  • AntonelloMontanaro says:

    Kasparov cita un possibile miglioramento alla mossa 16.Db3, indicando una variante di Dvoretskij su idea di Bologan: 16.Cd2!,d4 17.Cb3,Dxa2 18.Df5!!,dxe3 19.Ac4,0-0 20.g5 +-, col possibile seguito 20. …,e2 21.gxh6!,exd1=D+ 22.Txd1,Ae4 23.Dxe4,Af6 24.Td6+- (i vari punti esclamativi e valutazioni sono degli autori su citati).

    Personalmente preferisco la scelta di Karpov perchè segue un filo logico (il re nero deve rimanere al centro!), anche se lo fa in un modo così complesso ma raffinato, la sua scelta appartiene di sicuro al genere umano, mentre quella degli autori citati prima, mi pare troppo cervellotica, se non “silicea”!

    Come sempre un mega ciao a tutti! 😉

  • pinkmoon says:

    A proposito di Kasparov e di questa partita un suo commento dell’epoca è stato:
    “Karpov ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo” Se lo dice lui…
    Ricordo inoltre che in un altra intervista apostrofava alcuni GM non di primissimo piano con il termine “chess tourists”…
    Avrei una domanda da fare agli utenti di questo Forum.
    Secondo voi un giocatore di categoria nazionale può commentare una partita giocata da
    GM (magari over 2700)?

  • AntonelloMontanaro says:

    Caro Pinkmoon, io sono un CM, ma penso lo stesso di appartenere alle categorie nazionali, e penso che si possa spiegare con dei commenti e con molta umiltà ciò che un campione fa in una partita di scacchi. Personalmente sin dall’inizio gli scacchi li ho abbastanza “capiti” e questo ha fatto sì che a volte io spiegassi ad altri ciò succedeva in una determinata partita di quel tale campione su un determinato tema. Diverso è però “mettere in pratica” ciò che capisco, perchè sono meravigliosamente complicati sti scacchi!

    Prendi ad esempio la partita di Karpov, secondo te è complicato il tema in questione? per me no, si tratta del “re al centro”! Il sacrificio di qualità, la lotta sulle case bianche, la manovra a pendolo della Donna, la combinazione finale, questo sì che è più difficile da spiegare e quindi commentare!

    Ho più o meno dato una risposta alla tua domanda?

  • Giuseppe Tarascio says:

    La discussione è molto scivolosa.
    Qual è la differenza tra una partita commentata da un geometra Non Classificato, il Maestro Branca ed il Grande maestro Marin su Chessbase? La autorevolezza in campo scacchistico? Credo di no, in quanto esistono GM che commentano partite in modo molto “standard”, limitandosi ad infarcire le partite di varianti e frammenti di partite, dando una impressione di “siliceo”, come se avessero usato dei motori per l’analisi.
    Secondo me, la vera differenza consiste nel diverso uso dei dati. Il Maestro Branca, ad esempio, usa i dati per cambiare radicalmente il nostro apprendimento. Poichè oggi viviamo in un’era in cui possiamo analizzare molti più dati che in passato, dobbiamo sfruttare questa chance per comprendere il mondo scacchistico con una prospettiva diversa. E quindi, poiché possiamo estrarre valore dalle conoscenze ottenute tramite i dati, l’accesso ai dati ha un enorme valore. Il ruolo del commentatore (come Branca) è quello del “selezionatore di dati”: noi, oggi, nonostante i computer, “apprendiamo” in un modo simile a quello di decenni fa, o un secolo fa. Andiamo in classi (ad un corso di scacchi o davanti un video, virtualmente), siamo di fronte ad un docente (Maestro) e facciamo esami (il torneo o gli esercizi casalinghi).
    PERCHE’ NON MIGLIORIAMO IL MODO CON CUI ISTRUIAMO GLI SCACCHISTI? Il motivo è che non abbiamo selezionato i dati. Non sappiamo come trattare ciascuno in modo diverso. Addirittura, non sappiamo come gli scacchisti apprendano il gioco, in generale. Una volta che avremo i dati, avremo SELEZIONATO i dati utili (le partite veramente istruttive), allora potremo cambiare radicalmente l’apprendimento.
    Concludo il mio discorso con una sintesi: l’importante non tanto è CHI commenta (NC, M, GM) ma COME ha selezionato i dati (le partite). E su questo, il Non Classificato, le categorie nazionali, partono svantaggiati, anche se hanno gli stessi dati a disposizione.

  • pinkmoon says:

    Caro Antonello , la mia domanda nasce dalla considerazione che in Rete si trova moltissimo materiale scacchistico ma troppo spesso la loro qualità è vicino allo zero!
    In un notissimo sito un giocatore di seconda categoria nazionale commenta partite di
    Grandi Maestri anche del passato zeppe di analisi soprattutto tattiche probabilmente uscite dal suo motore…
    Analizzare in maniera didattica una partita è molto difficile e richiede sicuramente
    uno sforzo non indifferente!
    Lasciamo a chi ne ha le capacità il piacere di insegnare gli scacchi con i metodi ritenuti più opportuni…

  • madame x says:

    L’essenza degli scacchi e’ pensare su che cosa sono gli scacchi. (David Bronstein)

    Io quando vedo partite come questa, o dei Grandi campioni cerco solo di capire il perché di questa o quella mossa ma non le banalizzo con i miei commenti da principiante,né cerco di semplificare il pensiero di chi l’ha giocata perché chi l’ha giocata è un’ARTISTA:

    Gli scacchi, giocati ad un certo livello sono pura arte e,a volte, nemmeno chi l’ha giocata riesce a mettere nero su bianco il momento esatto di com’è nata la sua “composizione”
    Perchè oltre all’ovvio puro e semplice calcolo ci sono altri componenti, fra questi..INTUITO E” SENSIBILITA'”
    Si possono spegare in parole povere? Credo di no.
    Io penso che un Tal, un Capablanca, un Fischer, un Lasker e compagnia bella avrebbero giocato questa partita in modo diverso da Karpov riuscendo a comporre
    un capolavoro diverso e altrettanto bello.

    “Il maestro di scacchi è un musicista del pensiero; niente di strano visto che il musicista e’ una persona che gioca col suono“

    Possiamo forse conoscendo le note musicali,dedurre come abbia fatto un Mozart a comporre le sue opere?
    Io amo gli scacchi!
    Ci sono delle partite a scacchi così belle che le paragono ad un
    haiku:
    „Due tre pennellate con un quadro dentro“

    ..Due tre mosse con un quadro dentro
    e non si può ridurre tutto questo solamente ad un asettico calcolo delle varianti!

  • AntonelloMontanaro says:

    Caro Pinkmoon devo capire bene il tuo pensiero, quindi ti chiedo, secondo te un CM come me non può commentare scacchi di altissimo livello?

    Se sì, credo tu sia in errore (te lo dico col massimo rispetto sia chiaro)! Nel risponderti prima ho omesso ahimè un concetto importante: chi sono i destinatari di eventuali nostri commenti su partite a scacchi. E’ pacifico che io (mi prendo ad esempio) non ho le capacità di un GM nello spiegare gli scacchi e quindi i GM non possono essere i Target della questione , ma i neofiti sì. E’ importante il concetto di Bronstein suggerito da MadameX, noi prima pensiamo ai concetti scacchistici, cerchiamo di farli nostri e se ci troviamo poi ad insegnare a qualcun altro questi concetti, non facciamo altro che piantare dei “semi” di sapere in chi ci ascolta, se poi ci sono i frutti che ben vengano.

    Ciò che voglio dire, se ancora non è chiaro, è che chiunque può diffondere “il Verbo Scacchistico”, perchè di quello si tratta! Poi sta a chi recepisce le informazioni (o dati) coltivarle, di essere avido nell’apprendere, di cercare di migliorarsi sempre.

    Fatta eccezione per questo sito, concludo dicendo che la Rete forse non è proprio il luogo adatto per ricercare materiale di livello, sono migliori i libri, ascolta un cretino! 😉

  • leonardo79 says:

    La cosa che mi colpisce sempre, sempre, sempre… è che, nell’ambito del pettegolezzo scacchistico, quando qualcuno ha fatto osservazioni generiche a gente come Fischer, si è invariabilmente sentito rispondere: “Mmm..mostrami delle varianti”. Il che non significa motori, aperture e tutta la roba da perditempo che può venirvi in mente. Significa concretezza. Il resto, tutto il resto, lascia il tempo che trova.

  • Silvano Branca says:

    Estratto da una conferenza dal titolo “What We Can Learn From Bobby Fischer” tenuta dal Dottor Frank Brady (biografo di Fischer) all’università di Dallas il 19 novembre del 2011 (lascio il testo inglese perché rende maggiormente l’idea, ma se c’è qualcuno che non lo comprende me lo faccia sapere).

    “Sometime in 1964 as I was walking to my apartment in Greenwich Village with Bobby Fischer, I offhandedly asked him if he would give me chess lessons, in return for my teaching him how to play billiards.
    He said, “Okay, for your first lesson, read and study every column of Modern Chess Openings, together with all the footnotes.” Realizing that was a monumental task, and thinking I might be able to shortchange it a bit, I asked him what the second lesson would be.
    “Do it all over again!.” he said.

    Perciò lasciate perdere i motori, le analisi di Kasparov e Bologan e le complicate varianti di apertura. Se volete DAVVERO migliorare a scacchi esiste solo lo studio delle partite (meglio quelle nostre prima e poi dei grandi campioni). Non serve niente altro.

  • pinkmoon says:

    Caro Pinkmoon devo capire bene il tuo pensiero, quindi ti chiedo, secondo te un CM come me non può commentare scacchi di altissimo livello?

    ______________________________________________________________________

    Carissimo Antonello,
    giocando da “spingilegno” dagli anni Ottanta , anche io sarei in grado di scrivere frasi tipo “Il Bianco è in vantaggio per avere la coppia degli Alfieri in una posizione aperta” o “Il Nero cambia il Cavallo Bianco in d5 migliore
    pezzo del suo avversario” ma secondo il mio modestissimo parere commentare una partita richiede competenze che solo un giocatore di categoria magistrale ( e non tutti vedi il precedente post del Maestro Tarascio) può farlo in maniera didatticamente valida.
    Mi danno molto fastidio i giocatori che “vendono fumo” o , nei migliore dei casi,
    spacciano per proprie competenze scacchistiche altrui.
    Pettegolezzo scacchistico? Non mi pare…
    Libri di scacchi più validi dei siti? Non penso che sia così almeno per la mia modesta biblioteca.
    Un ultima considerazione. Noto con molto piacere l’intervento di giocatrici molto appassionate alle 64 caselle che portano sicuramente una ventata di entusiasmo al nostro ambiente troppo spesso considerato “difficile e chiuso in sé stesso”.
    In bocca al lupo a te per i tuoi prossimi tornei ed un augurio di sempre maggiori successi in ambito scacchistico.

  • Giuseppe Tarascio says:

    Un ultima considerazione. Noto con molto piacere l’intervento di giocatrici molto appassionate alle 64 caselle che portano sicuramente una ventata di entusiasmo al nostro ambiente troppo spesso considerato “difficile e chiuso in sé stesso”.
    In bocca al lupo a te per i tuoi prossimi tornei ed un augurio di sempre maggiori successi in ambito scacchistico.

    Allora non perderti il video della settimana prossima (per la Serie Analizza con…) sarà il commento di una partita (giocata a novembre 2014) di una “giocatrice molto appassionata” (Madame X). L’avversario era un 1^ Nazionale uomo, dal gioco molto… “maschio”…ehm ehm.. 😆

  • bvito says:

    Secondo voi chi è stato il giocatore più forte in valore assoluto tra il miglior Karpov e il miglior Kasparov?…la domanda è seria, perchè io non ho la risposta….so solo chi è il più educato e disponibile!!!

  • Silvano Branca says:

    Caro bvito, secondo me il miglior Karpov era superiore al miglior Kasparov. Kasparov per conquistare il titolo ha dovuto cambiare stile di gioco adattandolo e copiando quello di Karpov. E’ la stessa cosa che fece Aleckin contro Capablanca. Basta guardare lo stile di gioco di Aleckin e di Kasparov prima dei match con Capablanca e Karpov. Attacchi incredibili e violenti contro tutti gli altri giocatori. Contro Capablanca e Karpov simili attacchi non funzionavano. E poi Karpov è molto più simpatico di Kasparov!

  • AntonelloMontanaro says:

    In riferimento al quesito di bvito, mi viene da dire che bisogna stare attenti con certe domande “sdrucciolevoli”. Quando iniziai ad addentrarmi negli scacchi 20 anni fa, da subito in me scaturì una grande simpatia per Karpov ed una antipatia per Kasparov, crescendo ed acculturandomi di più le cose sono diventate meno sbilanciate. Come si può quindi cercare di rispondere? Di sicuro mettendo da parte le nostre emozioni e simpatie e cercare di osservare fatti e dati come farebbe uno scienziato che studia un fenomeno naturale.

    I risultati, per continuità, danno ragione a Kasparov (e ad Alekhine): per venti anni numero 1 per elo, dal campionato URSS 1981 fino al Campionato del mondo 1990 Kasparov colleziona solo primi posti, primo scacchista a superare i 2800 elo (a 26 anni!), tra il 1999 e 2002 vince 10 supertornei consecutivi (non so se esiste un analogo nella storia, forse il Fischer del 1970-72) arrivando allo stratosferico, per allora, punteggio di 2851 elo! In vita sua ha perso solo un match contro Kramnik nel 2000. Credo che i notevoli risultati di Karpov non siano confrontabili con quelli del suo arci-rivale. Ma più di tutto parlano i loro match: se si esclude il match del 1984, perchè oltremodo nebuloso, i momenti decisivi nei loro match sono tutti ad appannaggio di Kasparov.

    Per poter battere Karpov ha sgobbato tantissimo ed ha fatto leva sull’unica sua “pecca”: le aperture! Ha potuto contare solo su stesso e i suoi secondi (Nikitin, Shakarov, Vladimirov, collaboratori come Adorjan, Dorfman e Timoshenko), mentre Karpov aveva il meglio che l’URSS poteva offrire in campo teorico.

    Vorrei citare lo stesso karpov: “…But the aspect where he has no equals in chess history is in opening preparation. In this he is superior even to Alekhine and Fischer. Garry has dominated and continues to dominate in tournaments…”
    (Garry_Kasparov On Modern Chess,Part4-KK5, pag. 398)

    Ma devo dire che mi ha molto colpito leggere la frase “copiare lo stile”, veramente Kasparov ed Alekhine avevano qualcosa da “copiare” dai rispettivi avversari? e non poteva valere anche il viceversa? Ad esempio, karpov non ha cambiato metodo nella preparazione delle aperture dal match del 1986?

    Lascio ora la parola ai due protagonisti, nel seguente video circa dopo 19:00 minuti ecco cosa dicono l’uno dell’altro:
    https://www.youtube.com/watch?v=zZW9rd8DETA

    Alla fine la mia è stata una difesa di Kasparov? Piuttosto ho cercato di mettere più carne sul fuoco, per poter ampliare la discussione e cercare di dare una risposta ad un enigma che, per me, non verrà mai svelato, cioè su chi dei due sia stato più forte.

  • leonardo79 says:

    Fischer, a parte qualche sporadica consultazione con l’amico Lombardy, era solo.
    Forse ciò merita qualche istante di riflessione.

  • Giuseppe Tarascio says:

    Sporadica?? Il Maestro Internazionale Lombardy andava OGNI POMERIGGIO a casa del giovane Bobby Fischer per allenarlo, analizzando con lui la partita GIORNALIERA a tempo lungo che Fischer giocava, la sera, al circolo di Manhattan contro avversari titolati. Lombardy lo seguiva anche ai tornei, non solo in USA ma persino alla’estero ( ad esempio Montecarlo 1967). Per favore, basta con questa bufala. Fischer ha avuto SEMPRE un allenatore, sin da quando giocava partite di allenamento con Bruce Pandolfini. Nessuno va avanti da solo, in nessuno SPORT.

  • leonardo79 says:

    Intendevo dire che Fischer non aveva uno stuolo di secondi. E che la quasi totalità di quel che apprezziamo del suo gioco fosse farina del suo sacco. Tutto qui. Ovvio che avesse degli istruttori. Ma niente di paragonabile all’enrourage di altri campioni.

  • Giuseppe Tarascio says:

    In questo, Kasparov é stato un innovatore. E’ stato il primo a capire che doveva “investire” parte degli incassi per assoldare un team di esperti. L’idea di assegnare ad ognuno di loro un compito, in base alle specifiche competenze (chi alla ricerca di novità teoriche in apertura, Nikitin agli schemi di medio gioco, chi alla analisi pura nelle partite sospese ecc.) ha trasformato l’attività del GM in una funzione manageriale.

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