Giuseppe Tarascio ha detto

Visto che ho parlato di pedoni doppiati, ecco un esempio “facile facile”.
3k4/p1p5/5b2/2p2pp1/7p/2N2P1P/PPP3P1/5K2 w – – 0 1

Tocca al Bianco. Il Nero ha un pedone doppiato: è una debolezza statica. Ma la sua valutazione dipende dalla mossa concreta del Bianco.
Il Bianco sa che il Nero minaccia la cattura Axc3; pertanto, deve muovere il cavallo. Dove?
Ha 2 opzioni: la attiva 1.Ca4 o la passiva 1.Cd1.
Cosa sceglierà, il giocatore “dinamico”? Se ci fidassimo solo delle definizioni statiche, dovrebbe optare per l’attiva 1.Ca4. Ma, in realtà, dopo 1…c4, i pedoni neri doppiati NON SONO PIU’ ATTACCABILI. Dunque, diventano forti! La mossa migliore è pertanto 1.Cd1+=.

Ora, immaginate di andare a lezione da un Maestro, noto professionista che fa lezioni a 50 euro l’ora su Playchess + Skype. Vi insegnerà qualche apertura, qualche piano tipico di quella apertura, ma se non analizzate DA SOLI questo genere di posizione (semplice, banale), quando arriverete in torneo non saprete cavarvela da soli.
Questa è la Scuola Dinamica: si diventa bravi col sudore della fronte, non pagando Caruana, sperando che vi trasmetta il suo sapere con una mega-supposta. Ma, purtroppo, lavorare, studiare, stanca…e non abbiamo tempo…ed abbiamo da lavorare…però, vogliamo tutti diventare Maestri! Bah!

Mi chiedo se l’alternativa 1.Cd4 Axb2 2.f4 sia una manovra valida, con l’idea di sfruttare la vicinanza del Re bianco alla catena di pedoni neri e la loro debolezza, in quanto al momento difendibili dal solo alfiere.