Fabius86 ha scritto:

1) Mi chiedo se c’è un modo di autovalutarmi, anche se non gioco partite al tavolino?
2) E poi, cominciando dalla mia età, over 25, posso veramente sperare un miglioramento?

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Ho evidenziato le tue due domande.
Ecco le mie risposte.
1) NO. E’ impossibile auto-valutarsi. Ma non solo a scacchi, ma SEMPRE. Sono io bello? Me lo deve dire una ragazza, non lo specchio. Sono io ricco? Se sono naufrago su un’isola deserta, tutto il mio conto in banca non serve a rendermi ricco. Sono io forte a scacchi? Solo confrontandomi con altri, in tornei ufficiali, con determinate regole valide per tutti, posso conoscere il mio valore. Recentemente, ho letto su un Forum una affermazione che mi ha fatto molta…tenerezza. Diceva, grossomodo, così:”Sono un seconda nazionale, ma visti i miei risultati contro Lucaschess (è una interfaccia per giocare contro vari motori) e su vari siti online, posso dire che al prossimo torneo guadagnerò almeno 40 punti ELO”. Ecco, questo è un bell’esempio…NEGATIVO! Non è la masturbazione intellettuale contro un motore o contro un monitor che può dirti quanto vali, ma una serie di esseri umani, affrontati dal vivo.
2) SI. In altra parte del Forum ho risposto a domanda analoga. Il problema non è l’età, ma il metodo, la costanza, la forza di volontà, l’impegno finanziario (fare i tornei costa! studiare in modo organizzato costa! Se abiti un un paesino sperduto e sei disoccupato, tutte le tue forze devono orientarti a ben altro, che non agli scacchi!). Quale obiettivi? Il titolo magistrale è alla portata di tutti, ma occorre avere anche (oltre ai fattori elencati prima) un po’ di rabbia e di sana cattiveria.