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Chennai 2013 - Magnus vs. Vishy
15 Novembre 2013
10:38
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madame x
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Forum Posts: 501
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26 Novembre 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

Super!laugh
Spero che commenterai anche le altre partite!
I commenti sono indispensabili per aiutare a comprendere meglio le idee, i piani di gioco e le mosse fatte in partita.
Sono sicura che anche gli altri utenti del forum la pensano come me quindi
…”allargati” pure!!cool

16 Novembre 2013
11:07
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madame x
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Forum Posts: 501
Member Since:
26 Novembre 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

“Carlsen gioca senza aperture, Anand senza finali. Statisticamente, questo è a favore di Magnus!” Così parlò ieri Kasparov, e la sesta partita del Mondiale 2013 gli ha dato ampiamente ragione!
Anand conferma la scelta per l’apertura di Re, Carlsen si affida di nuovo alla berlinese ed il Campione del Mondo gioca 4.d3.
I due giocatori seguono la Anand-Aronian del Memorial Alekhine 2013, finché Anand gioca la novità 10.Ag5. Carlsen riflette per 20’ e risponde con 10..Ae6. I motori si “eccitano” (e con loro gli spettatori) e danno +0,60 al bianco (con 11.Axe3 seguita da d4). Anand, dopo 10’, preferisce la “normale” Cbd2.
La partita prosegue senza particolari emozioni ed entra in un finale di pezzi pesanti, valutato da praticamente tutti gli autorevoli commentatori di questo Match sostanzialmente pari ma … Carlsen, proponendo ad Anand grattacapi sempre più complessi (ed in questo il Numero uno al Mondo ha un talento fantastico!), con una delle sue “magie” riesce a vincere portandosi avanti nel match con un doppio vantaggio!
(articolo tratto da “Scacchierando”)

Non so a voi ma a me è dispiaciuto che oggi Anand abbia perso.

P.S. A me piacerebbe che fosse Carlsen il nuovo Campione del Mondo ma due sconfitte consecutive sono davvero deprimenti.
img src=”http://www.istruttorescacchi.it/wordpress/wp-content/forum-smileys/sf-frown.gif” alt=”frown” />
Era meglio un pareggio oggi e la sconfitta il prossimo turno!

17 Novembre 2013
1:00
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DNApisano
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Forum Posts: 139
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15 Luglio 2011
sp_UserOfflineSmall Offline

Guardando i video delle partite di questa sfida, ho sempre la sensazione di un Anand in perenne pressione e difficoltà e di un Carlsen in atteggiamento svogliato e supponente.
Il mio livello di scacchista amatoriale non mi permette di gustarmi fino in fondo la bravura di entrambi però credo che Carlsen sia più forte di Anand, al momento.
Forse vorrei che vincesse Anand, credo per l’atteggiamento spocchioso che ha Carlsen anzi, meglio, che vedo io in Carlsen. In ogni caso credo che vincerà (e facilmente!) lo scacchista norvegese.

NUMQUAM RETRORSUM
17 Novembre 2013
4:43
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Giuseppe Tarascio
Amministratore
Forum Posts: 1932
Member Since:
30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

Nei Forum tipo “bar dello sport”, dove si discute delle partite il giorno dopo, capita anche di leggere commenti stravaganti, tipo Carlsen vince perchè A chi studia e analizza con l’aiuto dei motori, succede che certe continuazioni “da computer” siano memorizzate (anche inconsciamente: pattern recognition!) e giocate quasi automaticamente.
L’uso dei motori, nella preparazione di Carlsen e Anand, c’entra come i cavoli a merenda. Anand ha perso perchè ha fatto un banale errore di calcolo alla mossa 60:
8/8/7p/8/2R2p1p/2P1k1r1/1P4PK/8 w – – 0 608/8/7p/8/2R2p1p/2P1k1r1/1P4PK/8 w – – 0 60
In questa posizione Anand ha giocato 60.Ta4 ed ha perso, invece della mossa 60.b4 segnalata dai motori come mossa pattante. Credo sia interessante, innanzitutto, capire PERCHE’ una mossa perde e l’altra patta!
In partita, dopo 60.Ta4 h3 61.gxh3 Tg6 (il Nero vuole promuovere il pedone f4, utilizzando la Posizione di Lucena, una manovra vecchia di SECOLI, che non ha bisogno di NESSUN motore. Qualsiasi Maestro la conosce e dovrebbe essere familiare anche all’ultimo delle Terze Nazionali) 62.Ta8 f3 63. Te8+ Rf2 64.b4 Tg2+ 65.Rh1 Tg1+ 66.Rh2 Te1 67.Tf8 Re2 68.Te8+ Rf1 69.Tf8 f2 ed il Bianco abbandona:
5R2/8/7p/8/1P6/2P4P/5p1K/4rk2 w – – 0 705R2/8/7p/8/1P6/2P4P/5p1K/4rk2 w – – 0 70

Chi non conosce questa Posizione o chi non ha riconosciuto la manovra del “ponte” non è uno scacchista, ma al massimo è un Non Classificato. Nessun motore: solo conoscenza dei finali teorici noti da secoli.
Cosa cambiava se il Bianco avesse giocato 60.b4? Una domanda interessante.
Dopo la STESSA SEQUENZA di mosse, saremmo arrivati in una posizione simile ma con un tempo in più per il Bianco. 60.b4 h3 61.gxh3 Tg6 62.Tc8 f3 63. Te8+ Rf2 64.b5 Tg2+ 65.Rh1 Tg1+ 66.Rh2 Te1 67.Tf8 Re2 68.Te8+ Rf1
4R3/8/7p/1P6/8/2P2p1P/7K/4rk2 w – – 0 694R3/8/7p/1P6/8/2P2p1P/7K/4rk2 w – – 0 69

Ma ora si può giocare 69.Txe1+ Rxe1 ed i pedoni promuovono insieme.
Ma i commentatori del bar sotto casa parlano, parlano di novità teoriche, di motori eccecc …fanno tenerezza!
Continuate ad usare Rybka, Stockfish, Fritz, komodo, LucasChess e roba simile.
I risultati saranno:
1) Se siete studenti, avrete brutti voti a scuola (atrofia neuronale galoppante)
2) se siete fidanzati, la vostra ragazza vi lascerà (cosa me ne faccio di uno scacchista stupido?)
3) se lavorate, il vostro capo vi licenzierà in tronco, perchè incapaci di usare il vostro cervello
4) se siete sposati, corna sicure da vostra moglie (scappa col capufficio del punto 3)
5) se single, il motore provocherà un corto circuito al pc
6) il corto circuito vi brucerà il monolocale con mutuo ventennale
Sentite a me: buttate i motori! laughsmilewink

La differenza è minima (pedone in b5 invece che in b4) ma sufficiente per pattare, dopo 71.

Playchess: Tarascio_Giusepp
17 Novembre 2013
4:51
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Giuseppe Tarascio
Amministratore
Forum Posts: 1932
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30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

Ho dimenticato di specificare un dato importante: in partita Anand, dopo la mossa 61 del Nero, è stato perfettamente in grado di calcolare la sequenza descritta nel mio post precedente. Perciò ha giocato 62. c4 (tentando la classica “difesa sulla terza traversa”, altra manovra difensiva nota da secoli) ma oramai la frittata era fatta.
60.Ta4 perde 60.b4 patta, per un solo tempo in più. Cose che capitano…

Playchess: Tarascio_Giusepp
17 Novembre 2013
4:53
joelux
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3 Maggio 2011
sp_UserOfflineSmall Offline

Scusate a proposito del mondiale vi volevo fare una domanda che ho in mente da tempo e non ho trovato mai risposta. Lasciamo stare la visione di gioco a livello strategico e tattico in cui un GM deve eccellere, ma mi domando : ci sono cose e molte che devono essere imparate a memoria es aperture molto teorizzate, finali ecc ecc. come fanno persone di appena 15 anni ed anche meno ad avere una conoscenza mnemonica di sterminati database? ma nemmeno se studiassero 12 ore al giorno per tutti gli anni che hanno (pochi) secondo me ci riuscirebbero. Oppure hanno una logica talmente ferrea che riescono a trovare tutte le soluzioni ipso facto dal vivo alla scacchiera! Delle due una è vera. Voi che ne pensate?

17 Novembre 2013
5:06
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Giuseppe Tarascio
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30 Novembre -0001
sp_UserOfflineSmall Offline

Se ti riferisci all’apertura giocata da Anand in questo turno 6, ho la risposta.
Anand in passato ha giocato il Sistema Worral (1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Aa4 Cf6 5.De2!?). L’idea del sistema è semplice e fu introdotta dal GM Nigel Short nel match dei Candidati contro Karpov (1992). Con la precoe De2, il Bianco evita il Muro di Berlino (…Cxe4) che Carlsen ha giocato nel turno 4 del match. Ora, volendo Anand evitare il Berlin Wall (solido), ha pensato di giocare uno dei DUE sistemi previsti dalla teoria: 5.De2 (appunto: idea Td1) oppure 5.d3
Una volta deciso di giocare tale Sistema, il suo team gli ha suggerito la novità teorica 10.Ag5!? che ha sfoderato qui.
Come vedi, detta così, sembra tutto facile! In pratica, devi renderti conto che un match è diverso da un torneo, e che imparare un’apertura, a quei livelli, è operazione che richiede un’ora di tempo, in quanto i suoi secondi hanno seminato su un campo già arato.
Per il dilettante, la questione del repertorio di aperture è completamente diversa. E’ come per un supplente in un Lieo: il professore titolare sa già he oggi deve spiegare il Canto II del Purgatorio e si prepara. Il supplente entra in classe e chiede:”Oggi cosa dovevate fare, col prof?” Risposta:”Dante, Purgatorio” Accidenti, ed ora???
Stessa cosa per il 2Nazionale: arrivi al torneo, e 10 minuti prima scopre di dover giocare contr Tal dei Tali. Apre 1-e4 o 1.d4? E’ il massimo che può sapere…cry
Quindi, il dilettante ha bisogno di un repertorio “universale”, mentre il pro può selezionare più in profondità le linee. Ma, IN OGNI CASO, la partita si decide sempre in MEDIOGIOCO o in FINALE (leggi post precednti).

Playchess: Tarascio_Giusepp
17 Novembre 2013
8:46
joelux
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3 Maggio 2011
sp_UserOfflineSmall Offline

no Giuseppe parlavo in generale. Vedi uno che ha 50 anni ha avuto il tempo di assimilare le regole per partite giocate ed anche in anni di studio, ma uno che a 15 anni è già GM come fa? Non solo aperture ma per regole che un GM deve comunque sapere e magari si incontrano una volta su centinaia di partite secondo me non c’è materialmente il tempo di studiarle. Ad esempio non credo che un GM conosce una novità teorica giocata da Alechin o Botvinnik nel tale anno nel tale match e quindi la strategia connessa. Mi viene da pensare che hanno un talento naturale e che trovano parecchie soluzioni sul momento.

18 Novembre 2013
5:51
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madame x
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26 Novembre 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

7° Turno

Oggi la partita è stata brutta e il risultato è stato un insulso pareggio:
non ho ancora visto nessun sacrificio di pezzo o qualche splendida combinazione!
Sembra che tutto sia rivolto a conquistare piccoli vantaggi e a portare la partita in finale..
Dove sono finite le splendide ed emozionanti partite di un tempo?cry

18 Novembre 2013
5:56
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madame x
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26 Novembre 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

In compenso ho letto un bell’articolo sui due Campioni che in parte vi riporto, spero piaccia anche a voi.smile

..” Scrive Fine in un saggio che non smetterei mai di rileggere, nonostante gli evidenti schematismi dogmatici di un’interpretazione freudiana: “Se dividiamo in due gruppi i campioni di scacchi notiamo che la struttura delle loro personalità mostra alcune evidenti somiglianze. In un gruppo metteremo Morphy, Steinitz, Capablanca e Alekhin, che si consacrarono quasi esclusivamente agli scacchi e, per convenienza, li chiameremo gli eroi.
Gli altri che coltivarono anche interessi diversi dagli scacchi saranno quindi gli anti-eroi.”
Si potrebbe partire da questo per spiegare lo scontro tra Viswanathan Anand e Magnus Carlsen nel Mondiale di Scacchi in corso a Chennai, in India, e che potrebbe terminare a fine mese (se non prima) dopo 12 partite. Vince chi arriva prima a 6,5 punti.
Anand, il campione in carica, arriva all’incontro da sfavorito.
Il suo stile di gioco e la sua forza, espressi in punti Elo, non sono mai stati tali da farlo considerare “il migliore”. Chi non lo ama lo trova grigio ed incolore, nello stile di gioco e soprattutto nella capacità di polarizzare l’attenzione dei media.
Un campione “di transizione”, dal sublime Kasparov al predestinato Carlsen, che tutti attendo dal 2008, ovvero dall’anno della sua definitiva consacrazione.
Eppure Anand è quello che è riuscito a raccogliere l’eredità (pesante) di un campione che dal punto di vista della teoria e dello stile di gioco è considerato il migliore di sempre.
Quel Kasparov che ancora lotta contro il potere di Putin e che ha rappresentato, per un decennio, la massima espressione (ed anche il canto del cigno) della scuola scacchistica russa. Kasparov contro Karpov (il nuovo contro il vecchio, altro che Renzi e Bersani!), Kasparov contro Deep Blu (roba per palati fini, altro che Kubric!!), Kasparov contro le oligarchie, fossero esse della Federazione internazionale di scacchi che della Confederazione russa. Dopo un personaggio ancora completamente da decifrare e che non ha finito di scrivere la storia, arriva, nel 2007, quasi per sbaglio, alla chetichella, questo indiano dalla faccia pulita e mansueta.
In quell’anno toglie il titolo a Kramnik, che l’aveva conquistato solo un anno prima, unificandolo nel duello con Topalov. Nessuno è mai stato disposto a riconoscergli la palma del migliore; ogni volta che ha messo in palio il titolo (2008, rivincita con Kramnik, 2010 contro Topalov, 2012 contro Gelfand) è sempre arrivato da “sfavorito”. Forse perché, per tornare a quella distinzione realizzata da Reuben Fine, è uno anti-eroe per eccellenza, ovvero che non sembra realizzare la propria esistenza soltanto negli scacchi.
Il suo stile, lontano dalla scacchiera, non appare. Più volte lui stesso ha ironizzato sulla sua presunta debolezza e sul fatto di non essere un “personaggio” che colpisce, nonostante in India rappresenti una leggenda vivente, al pari, se non di più, dei campioni di cricket

D’altra parte della scacchiera, si trova l’eroe scacchistico per eccellenza. Talento precoce, con il gusto nel vestire, la capacità di rubare la telecamera, predestinato e con la faccia d’attore (ricorda Matt Demon in “Genio ribelle”),
Magnus Carlsen è simpatico e ammaliante quanto basta per aumentare la sua potenza di gioco di quel tanto che gli permette di partire con i favori del pronostico. La sua parabola appare simile, almeno in questa fase iniziale, con quella di Raul Capablanca, campione cubano degli anni ’30 che ha rappresentato l’archetipo del giocatore di scacchi bello e vincente.
Chi ha giocato contro il “Mozart degli Scacchi” (e sono tanti, visto che questo sport ha ormai allargato i suoi confini e il ragazzo è sulla scena da quasi 15 anni) è pronto a giurare sulla sua simpatia e semplicità; “uno di noi” verrebbe da dire, se non fosse che ha raggiunto i 2861 punti Elo, vetta mai toccata da nessun giocatore di scacchi, superando il record di Kasparov. Proprio questo elemento lascia intendere che anche il norvegese (23 anni) ha tutti i connotati per riscrivere la storia, ma anche per ricalcare le imprese straordinarie e strampalate dei suoi grandi predecessori.
Comunque andrà a finire siamo al cospetto di un evento storico. Dovesse prevalere la “Tigre di Madras”, tutti si dovranno affrettare a riscrivere biografie e giudizi, per osannare finalmente il più grande campione del XXI secolo. Dovesse invece confermare i pronostici della vigilia il Mozart degli Scacchi, si potrebbe aprire un ventennio che rischia di far impallidire il dominio di Lasker.
Una vittoria o una sconfitta possono cambiare gli equilibri, soprattutto in questo gioco che è uno scontro tra personalità (e psicosi per restare a Fine), prima ancora che di menti.
La storia degli scacchi è piena di campioni che hanno smesso di giocare dopo aver perso incontri che apparivano scontati o dopo vittorie appaganti: Morphy, Capablanca, Alekin, Steiniz, Fisher… la lista degli eroi (tragici) che non sono riusciti a separare la propria vita dai destini della scacchiera e lunga ed affascinante come quella dei poeti maledetti.
Magnus è alle soglie del risultato che vale una carriera. Come gestirà il dopo, sia esso favorevole o no?
(Antonio Ungano , Sport 24 ore)

19 Novembre 2013
1:53
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madame x
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26 Novembre 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

8° Turno

Patta anche oggi!
Questa sera vado al mio circolo e chiederò al Maestro Carlo di portarmi il formulario di una partita vinta da un suo amico Maestro triestino: il suo avversario era nientedimeno che l’ex Campione del Mondo Karpov.
Quella si che merita d’essere vista!
Ho pensato di inserire anche qualche suo commento e poi pubblicarla qui..Vi piacerà! laughlaugh

20 Novembre 2013
10:24
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reaper
brescia
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4 Gennaio 2013
sp_UserOfflineSmall Offline

Esatto Madame x , metti qual
che bella partita perché tutte queste patte mi stanno annoiandoyell
.

20 Novembre 2013
10:41
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madame x
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26 Novembre 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

Ciao Elvan,ieri sera quando ho chiesto la partita al Maestro Carlo perchè al confronto le partite del Mondiale mi sembravano insulse mi ha detto una cosa molto vera:
per apprezzare le partite di questo mondiale bisogna avere un certo livello di gioco!
Purtroppo sono finiti i tempi di Tal,Morphy, Alekine ecc… con i loro splendidi sacrifici e meravigliose combinazioni.
Dobbiamo abituarci a vedere partite meno “d’effetto” e più manovrate.
E’ come quando si ascolta un certo tipo di musica e bisogna avere un orecchio molto “fine” per poterla apprezzare..
Ha ragione naturalmente!
Comunque la partita la metterò lo stesso perchè è molto bella e dimostra che, come dice anche il Maestro Alessio De Santis:
“In una partita singola, chiunque può battere chiunque!” !! laugh

20 Novembre 2013
11:05
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Giuseppe Tarascio
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30 Novembre -0001
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madame x ha scritto:

ieri sera quando ho chiesto la partita al Maestro Carlo perchè al confronto le partite del Mondiale mi sembravano insulse mi ha detto una cosa molto vera:
per apprezzare le partite del mondiale bisogna avere un certo livello di gioco!
E’ come quando si ascolta un certo tipo di musica e bisogna avere un orecchio molto “fine” per poterla apprezzare..
Ha ragione naturalmente!
laugh


Sono pienamente d’accordo col Maestro Carlo.
Ad esempio, tornando alla seconda sconfitta di Anand. Andiamo a guardare la posizone dopo la mossa 42 del Nero …f6:

8/1r4k1/3R1ppp/1p6/2p5/2P4P/1P4PK/8 w – – 0 438/1r4k1/3R1ppp/1p6/2p5/2P4P/1P4PK/8 w – – 0 43

Con l’ultima mossa, Carlsen ha mostrato il suo piano: giocare Rg7-f7-e7 per mettere in imbarazzo la Torre bianca. Come può pattare il Bianco? Qual è il suo piano, la sua strategia difensiva?
Io credo che 9 giocatori su 10 avrebbero risolto il problema con 43. Rg3, attuando una strategia d’attesa. Ma Anand ha compiuto una scelta singolare, drammatica e CORAGGIOSA. Valutando che il principale vantaggio del Nero è la maggioranza 3:2 sul lato di Re, ha scelto la difesa attiva con h4-h5 per danneggiare la struttura pedonale del Nero! Bellissimo! Sono convinto che questo finale andrà a finire su tutti i manuali sui finali come esempio brillante. Peccato che poi abbia rovinato tutto con l’errore (Ta4 invece di b4, come descritto nei miei posts precedenti). Ma purtroppo, al momento, lo sconfitto ha sempre torto! Ed il povero Anand, che ha mostrato qui una capacità valutativa superiore a qualsiasi umano o motore, deve beccarsi gli sberleffi crycry

Playchess: Tarascio_Giusepp
21 Novembre 2013
11:10
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madame x
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26 Novembre 2010
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Maestri permettendo winkcool,
oggi la partita del Mondiale si preannuncia molto più entusiasmante delle altre!!
Posso dirlo vero?laugh
Intanto ho ricopiato l’articolo del giornale e la partita che vi avevo promesso.(anno 1980)

(articolo tratto dal quotidiano “Il Piccolo”)
Un triestino ha sconfitto il “mondiale” Karpov

Ad Abano Terme, venerdì 25 aprile,il Campione del Mondo Anatoly Karpov, si è esibito in una simultanea che lo vedeva opposto a 21 avversari i quali, almeno sulla carta, non avrebbero dovuto impegnarlo eccessivamente.
Davanti ad un pubblico di appassionati e curiosi che gremivano il Palazzetto dello Sport, Karpov in meno di due ore ha costretto alla resa 19 avversari, ha diviso la posta con uno di essi (Godena) ma ha anche subito la sconfitta imprevista da parte del triestino Lostuzzi.
Prima di riferire sulla meritata vittoria del giovane Lostuzzi e per esaltarne al tempo stesso la portata, sarà bene chiarire ai lettori i quali con manifestazioni del genere non hanno sufficientemente dimestichezza, che malgrado le apparenze, il simultaneista non è del tutto sfavorito dalle condizioni imposte dal gioco.
Se è vero infatti che deve badare contemporaneamente a molte scacchiere, e passando dall’una all’altra rischia di deconcentrarsi, è altrettanto vero che affronta giocatori notevolmente più deboli, meno preparati teoricamente ,e quello che più conta, costretti a muovere non appena il Campione di materializza davanti a loro, con lo svantaggio evidente di non poter portare a termine un piano di gioco, ancora in fase analitica, e dover conseguentemente improvvisare un tratto, che il più delle volte si rivela impreciso o peggio ancora disastroso.
A ciò si aggiunga che Karpov non ama cimentarsi in simultanee molto affollate (normalmente i gm. Si misurano con una quarantina di giocatori) e tale fatto si traduce per lui in un ulteriore vantaggio perché si stanca meno, anche fisicamente, e riducendo i tempi di percorrenza, si ripresenta davanti agli avversari nel giro di qualche minuto mettendoli alle strette.
Ad Abano però si è trovato davanti ad un Lostuzzi molto determinato e poco disposto a subire il suo magnetismo o quella sorta di sudditanza psicologica cui soffrono di solito i giocatori che sanno di dover competere con un avversario troppo superiore.
Lostuzzi non è nuovo ad imprese del genere, l’anno scorso, ancora in occasione di una simultanea, si era imposto sul g.m. yugoslavo Ljubojevic, ma in quella occasione i partecipanti erano 35 e l’uomo da battere non era il campione del mondo.

21 Novembre 2013
5:25
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madame x
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26 Novembre 2010
sp_UserOfflineSmall Offline

9° Turno

Oggi mi è sinceramente dispiaciuto che Anand abbia perso!cry

Intendiamoci, io penso , al di là delle simpatie o antipatie personali, che sia Carlsen che meriti di vincere questo Campionato: trovo giusto che il titolo di “Campione del Mondo” vada appunto al più bravo giocatore del Mondo e Carlsen in questo momento lo è!cool
A prima vista Carlsen può sembrare un ragazzo pieno di sé e “sopra le righe” io invece penso che questo suo atteggiamento nasconda in realtà l’impaccio e la timidezza tipica dei ragazzi molto giovani.Non dimentichiamo che è un ragazzo di soli 23 anni e che passerà la maggior parte del suo tempo chiuso in casa a studiare scacchi..(povero!)
Anand , di primo acchito, ha un modo di fare che incute più simpatia è indubbio questo e oggi avrei voluto sinceramente che vincesse lui.frown
E’ un po’ come per le partite di calcio no? Perdere 4 a 2 è meno umiliante che perdere 4 a 0.

21 Novembre 2013
5:41
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Giuseppe Tarascio
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30 Novembre -0001
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Da un punto di vista di marketing, Carlsen attira di più, rispetto ad Anand.
Bobby Fischer, da solo, trainò un movimento scacchistico imponente. Ma era una personalità eccezionale e, temo, irripetibile.
Ci vorrebbe un Campione del Mondo donna kiss. O un Campione del Mondo attore di film porno embarassed. O un Campione del Mondo mangiatore di fuoco (tra una mossa e l’altra) surprised. O un Campione del Mondo alieno, verde con tre occhi cool.
Ma, purtroppo, temo che gli Scacchi siano destinati ad essere un gioco di nicchia per chissà quanto tempo…cry

Playchess: Tarascio_Giusepp
22 Novembre 2013
5:44
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madame x
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26 Novembre 2010
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10° Turno

Superando nettamente (6,5-3,5) Viswanathan Anand, il 22 Novembre 2013 Magnus Carlsen diventa il Sedicesimo Campione del Mondo, titolo raggiunto con una precocità seconda solo a quella di Kasparov!* Dopo aver respinto gli assalti di Kramnik, Topalov e Gelfand, alla quarta difesa ‘Vishy’ cede dunque la Corona allo ‘yankee’ che viene dalla Norvegia. Carlsen ha spazzato via senza particolari difficoltà le presunte insidie che molti pensavano avrebbe dovuto affrontare nel suo primo match, facendo invece pesare tutti i suoi 95 punti Elo in più.

Secondo molti, oggi inizia di una “Nuova Era” fatta di “giocatori al silicio”, quasi privi di anima e di passione per il bel gioco ma “acrobaticamente” freddi e precisi. Noi la pensiamo diversamente. “Mozart” e “Macchina” degli scacchi sono appellativi già attribuiti, quasi 100 anni fa, ad un altro Campione del Mondo, Jose Raul Capablanca, anche lui osannato per il suo gioco preciso, naturale e senza rischi, anche lui criticato per gli stessi identici motivi!

Passando al Campione detronizzato, dopo un inizio che aveva lasciato ben sperare (sull’incertezza del match) Anand è stato surclassato da Carlsen che, oltre a vincere tre partite, ha sempre dato l’impressione di essere in pieno controllo della situazione. Questo risultato, deludente per chi si aspettava un match più equilibrato, non può però incrinare la figura del Quindicesimo Campione del Mondo che, è bene ricordarlo, è stato tale per oltre 6 anni!

(articolo tratto da “Scacchierando)

23 Novembre 2013
10:19
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DNApisano
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Nello sport chi vince ha sempre ragione.
Quindi, nonostante l’atteggiamento che ha e che non apprezzo, non posso non fare i complimenti a Carlsen.

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